lunedì 29 aprile 2013

frivolezze.

Mi sono riletta.
(che vanitosa!)
E
santocielo
mettici che oggi piove
mettici che piove da enne mesi ormai
mettici che non sono proprio tutta uno splendore nemmeno dentro,
mi è scesa addosso una cappa di prostrazione che "diocenescampieliberi".
Urge distogliere il pensiero.
Ridirezionarlo su binari meno accidentati.
Assecondare la leggerezza.
Assecondare presuppone che la leggerezza già esista.
Qui si tratta di andarla a tirare fuori da dove si è cacciata.
Ma oggi alleggerisco.
Alleggerisco e torno in superficie.
Mi piace la superficialità
e mi piacciono le sue declinazioni.
Mi piacciono anche le persone superficiali.
Quelle che lo sono davvero. Non chi si atteggia a...
Mi piace l'idea di rimanere lì, a pelo d'acqua e galleggiare.
Stare così senza disperarsi alla ricerca di una direzione
senza affannarsi a tenere il controllo.
Lì.
Galleggianti.
Piccole boe che ballonzolano.
E non ci pensano.
Ecco.
Voglio essere frivola.
Raccontare delle mie frivolezze.
Che chi mi legge e non mi conosce, magari mi immagina come Martedì Addams,
non solo decadente
sepolcrale addirittura.
No.
Proprio no.
Io sono tutta luccichii
bracciali con le borchie
glitter a profusione
unghie colorate
il mio cellulare è quello in edizione limitata di hello kitty
sono una che quando attacca a ridere smette solo se il rischio di una lacerazione ai muscoli addominali è un'eventualità più che probabile
faccio le vocette
imito le persone che conosco
con le mie amiche migliori parlo di depilazioni
(e pettegolo su chi non si depila)
metto i cuori sugli sms e le faccette nelle mail
insomma
io frivoleggio
e quando lo faccio
è bellissimo
sto benissimo
...
noto che le frivolezze e l'essere frivole
favoriscono l'uso di superlativi assoluti
io per natura
dei superlativi assoluti diffido
come delle persone che sorridono sempre e che sempre
come stai?
benissimo!
ma oggi
non ci penso
oggi galleggio.


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