domenica 28 aprile 2013

la domenica.

Vale ancora dire che
la domenica è il giorno dedicato al riposo?
Che poi il riposo ciascuno lo declina alla propria maniera.
Che sia farsi ore in macchina alla ricerca di un'illusione vacanziera
o rimanere a letto senza interruzioni
indispettiti perfino da quelle necessità fisiologiche quali, ad esempio, fare la pipì.
Quanta diversità.
Quanto altro.
E' proprio vero che viviamo chiusi nelle convenzioni e nei codici.
Chi era quell'animo illuminato che diceva
la sedia è tale solo perché la chiamiamo così ?
... e forse non era nemmeno la sedia, forse era una mela... non mi ricordo...
forse non l'ha mai detto nemmeno nessuno e io solo ho in mente il mio professore delle superiori
che tentava invano di convincerci che l'essenza spesso non corrisponde a ciò che ci hanno insegnato, ciò che per comodità abbiamo battezzato in una determinata maniera.
Anzi a pensarci bene, l'essenza di ciascuna cosa con cui veniamo in contatto la decidiamo noi.
E allora, davvero è limitante vivere nelle convenzioni e nei codici.
Ma pare sia necessario.
Non so perché mi viene in mente anche Platone e il Demiurgo.
Ma non è un discorso da domenica.
E io volevo solo dire,
è che poi sono andata dietro ai pensierisparsi,
che la mia domenica è cominciata
concludendo di leggere un bellissimo libro di Palahniuk, "Soffocare"
e l'epilogo mi è piaciuto talmente tanto che volevo condividerlo.
E non perché sia generosa
in realtà si tratta di un'abile trabocchetto per vedere se qualcuno ha voglia di commentare e cominciare a fare la sua "altritudine" (traduco con "essere l'altro"... mi piacciono i neologismi)
insomma, riporto qui di seguito:

"Passiamo la vita a farci dire dal mondo cosa siamo.
Sani di mente o pazzi. Stinchi di santo o sessodipendenti. Eroi o vittime. A lasciare che la storia ci spieghi se siamo buoni o cattivi.
A lasciare che sia il passato a decidere del nostro futuro.
Oppure possiamo scegliere da noi.
E forse inventare qualcosa di meglio è proprio il nostro compito.
(...)
E' un po' inquietante, però eccoci qui: i Padri Pellegrini, gli scoppiati della nostra epoca. Cerchiamo di creare la nostra realtà alternativa. Di costruire un mondo partendo dalle pietre e dal caos.
Cosa ne verrà fuori, non ne ho idea.
(...)
E forse saperlo serve a poco.
Qui, in mezzo alle rovine e al buio, quello che stiamo costruendo potrebbe essere qualsiasi cosa."

Buona domenica,
qualsiasi cosa della domenica facciate,
a voi.

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